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Olio di Palma, deforestazione e tutela della biodiversità



L’olio di palma non è soltanto dannoso per la salute ma anche per l’ecosistema di molte specie animali e vegetali.




A poco servono le nuove etichette che certificano la “sostenibilità” del processo di coltivazione della palma e di estrazione dell’olio: l’olio di palma, assieme a quello di cocco, è una sostanza di cui dovremmo fare a meno. Il pianeta e il nostro corpo ringrazieranno.
In occasione di Soaveg – Festival vegano antispecista, riportiamo l’intervento integrale del Prof. Gianfranco Caoduro.





Laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso l’Università di Padova, è docente di Scienze Naturali presso il Liceo delle Scienze Umane “Carlo Montanari” di Verona.
Biospeleologo, collaboratore dal 1977 dellla Sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale di Verona, nel corso delle spedizioni naturalistiche cui ha preso parte a partire dagli anni ’80 ha scoperto numerose specie e generi nuovi per la Scienza.
Di recente ha concentrato la sua attenzione sullo studio e conservazione della biodiversità sia in ambito locale, sia nelle foreste pluviali tropicali.
Autore di circa sessanta pubblicazioni scientifiche, nel 2004 ha fondato, assieme ad altri naturalisti, la World Biodiversity Association onlus, di cui è oggi Presidente onorario.
Nel 2010, “Anno Internazionale della Biodiversità”, ha proposto “Biodiversity Friend” la prima certificazione per valutare la conservazione della biodiversità in agricoltura e indirizzare il mondo produttivo verso una prospettiva di sostenibilità.

Di Alessandro Docali27/07/2015 Video

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