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Crudo, succhi e frullati: l’alimentazione naturale è servita

 

 

Giornalista, scrittore ed esperto di alimentazione vegetariana: in estrema sintesi, è questo il profilo di Stefano Momentè. Va aggiunto anche “crudista” ante-litteram, quando in Italia (e non solo) mangiando solo crudo (inteso come verdura e frutta) si rischiava di essere presi per pazzi. Stefano Momentè è un vero e proprio punto di riferimento per questo tipo di alimentazione e ce lo dimostra in questo incontro, in occasione del SANA di Bologna, assieme a Sara Cargnello.

Succhi

 

A Momentè abbiamo rivolto alcune domande per anticiparci le sue “ragioni” di crudista convinto.

Come ci si può avvicinare ad un’alimentazione crudista?

Si può cominciare inserendo una porzione di alimenti vivi in almeno uno dei tre pasti principali. Ad esempio, riducendo la quantità di quello che mangiamo a colazione e inserendo un paio di frutti oppure accompagnando il pranzo o la cena con una insalata mista cruda come antipasto o ancora sostituendo gli spuntini giornalieri con sola frutta fresca a volontà.

Sperimentare nuove verdure crude nell’insalata quotidiana aiuta a scoprire nuovi gusti e nuove possibilità.

 


 

Possiamo essere tutti crudisti o ci sono delle tipologie fisiche più adatte?

Certo che possiamo esserlo tutti. Significa tornare quel che eravamo e che dovremmo essere. È la nostra condizione naturale di primati, di animali frugivori tra gli altri animali, a rendere la nostra una scelta etica anche perché è l’unica possibile. Il cibo crudo è ciò a cui ci avviciniamo naturalmente. La frutta, gli ortaggi, non i prodotti di origine animale.

Mangiare frutta e ortaggi tutti i giorni preserva la salute e questa non è certo una novità. Ma oggi i nutrizionisti finalmente affermano a piena voce che i prodotti ortofrutticoli sono un’ottima fonte non solo di zuccheri, vitamine, sali minerali e fibre, ma anche di fitocomposti, sostanze naturali presenti nelle piante che catturano l’energia del sole e la trasformano in colori vivaci e invitanti. I fitocomposti contengono pigmenti antiossidanti che aiutano a difenderci dai radicali liberi e fungono da regolatori della proliferazione cellulare (antitumorali) e della risposta immunitaria. Sono quindi amici della salute e del benessere. Tuttavia, perché questi composti vegetali possano espletare la loro funzione protettiva nei confronti dell’organismo, bisogna assicurare al corpo un apporto giornaliero di frutta e verdura.

 

Secondo la tua lunga esperienza, come e quanto è cambiato l’atteggiamento verso questo tipo di alimentazione?

È cambiato molto. Quando con Sara Cargnello nel 2007 decidemmo di lavorare al primo libro sul crudismo in Italia, letteratura a riguardo davvero non ce n’era. Da lì poi il fenomeno esplose. Oggi si possono trovare molti libri e in tanti, ahimè anche improvvisati, oggi tengono corsi sulla cucina cruda. Anche se la mia scelta ha origini etiche e mai avrei immaginato allora che una maturata assunzione di consapevolezza mi avrebbe portato poi ad un’evoluzione della mia scelta verso il crudismo, oggi sono felice del mio percorso. Una delle decisioni più belle, se non la migliore, che potessi prendere.

 

Fonte: Gruppo Editoriale Macro

Di Alessandro Docali10/09/2014 Salute

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